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Nuovo percorso per diventare docenti 60 CFU

Il DPCM sul percorso di formazione iniziale per i docenti delle scuole secondarie è finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dopo un lungo periodo di attesa. Esaminiamo i principali punti salienti di questo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 4 agosto 2023, che regola il percorso universitario e accademico di formazione iniziale. Il documento definisce chiaramente il percorso universitario e accademico di almeno 60 Crediti Formativi Universitari (CFU) per i docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Questo percorso è in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Il decreto prevede diverse tipologie di corsi, tra cui corsi abilitanti da 60 CFU per coloro che vogliono diventare docenti di una disciplina specifica nella scuola secondaria. Vi sono anche percorsi formativi transitori da 30 CFU per docenti abilitati su altro grado/classe di concorso. Ma anche per coloro con tre anni di esperienza o che hanno superato la prova del concorso “straordinario bis”. E infine per neo-laureati o chi non ha acquisito 24 CFU entro ottobre 2022.

Il nuovo sistema di formazione e reclutamento per la scuola secondaria si basa sul Decreto Legislativo n. 59/2017, modificato dal DL 36/2022, e si articola in un percorso universitario abilitante, un concorso pubblico nazionale e un periodo di prova in servizio.

Durante la fase transitoria, che va fino al 31 dicembre 2024, possono partecipare ai concorsi i docenti che possiedono il titolo di studio per l’accesso alla classe di concorso più 30 CFU del percorso universitario abilitante o il titolo di studio più 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Il DPCM indica la data di conclusione dei primi percorsi formativi di 60 CFU e dell’offerta formativa per i 30 CFU necessari alla partecipazione al concorso durante la fase transitoria. L’offerta formativa da 30 CFU deve concludersi entro il 28 febbraio 2024, mentre i percorsi di 60 CFU devono concludersi entro il 31 maggio 2024.

Il decreto introduce anche il Decreto PA Bis. Esso consente attività telematiche fino al 50% per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, escludendo tirocini e laboratori. Viene eliminato il limite numerico sugli abilitati per specifiche classi di concorso. La partecipazione ai corsi è garantita a chi ha il titolo per insegnare nella scuola secondaria.

Le Linee guida dell’Anvur stabiliscono criteri e requisiti, inclusa la presenza di un direttore del percorso formativo e limiti di partecipazione per gli studenti. La didattica a distanza è regolamentata, prevedendo tutor tecnici e disciplinari. La conclusione dei percorsi è prevista per l’anno accademico 2023/24, con una prova finale composta da una prova scritta e una lezione simulata.

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Sicurezza sul lavoro: 10 cose da sapere

Esaminiamo insieme la tematica della sicurezza sul lavoro attraverso 10 domande fondamentali che forniscono una visione chiara degli obiettivi e degli obblighi normativi.

Cosa s’intende per Sicurezza sul Lavoro?

La sicurezza sul lavoro rappresenta il complesso delle azioni, sia interne che esterne all’azienda, volte a garantire l’incolumità dei lavoratori e del personale presente.

Perché è Importante?

La sicurezza nei luoghi di lavoro riveste un’importanza cruciale, con un impatto significativo sulla salute dei dipendenti. Una corretta politica di sicurezza può migliorare i rapporti umani e la redditività aziendale, promuovendo il benessere psico-fisico, la tranquillità ambientale e l’aumento della produttività.

Quali normative regolano la Sicurezza sul Lavoro?

La principale normativa che disciplina la materia in questione è il Decreto Legislativo 81/2008, noto come il “Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.” Questo decreto ministeriale, emanato nel 2008, ha semplificato e razionalizzato le disposizioni precedenti.

Quali sono gli aspetti importanti per il Datore di Lavoro?

La prima azione fondamentale per il datore di lavoro è la redazione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), che identifica i potenziali rischi aziendali e le relative misure preventive, comprese le responsabilità operative.

Chi garantisce la Sicurezza sul Lavoro in Azienda?

Il datore di lavoro è il principale garante dell’incolumità dei lavoratori nell’azienda e deve conformarsi alla normativa. Occasionalmente, può ricoprire il ruolo di Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) dopo aver seguito un corso apposito.

Chi Controlla?

Il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) è responsabile della sicurezza sul posto di lavoro e può essere il datore stesso o un dipendente appositamente formato. L’RSPP esegue ispezioni, collabora nella valutazione dei rischi e promuove misure preventive.

Chi Contribuisce alla Gestione?

Oltre al datore e all’RSPP, il Rappresentante Lavoratori Sicurezza (RLS) e il Medico Competente svolgono ruoli cruciali. L’RLS rappresenta i lavoratori per questioni di sicurezza, mentre il Medico Competente effettua la Sorveglianza Sanitaria dei lavoratori.

Chi Fornisce Assistenza per Adempiere alle Norme?

Data la complessità delle normative, è consigliabile consultare un consulente per evitare errori. Questi professionisti aiutano il datore di lavoro a conformarsi alle leggi e a evitare problemi legali.

Chi è il Consulente e Qual è il Suo Ruolo?

Il consulente fornisce consulenza al datore di lavoro, aiutandolo a rispettare le leggi. Questa figura professionale è un investimento importante per garantire la sicurezza e la conformità alle normative aziendali.

A queso link potete trovare l’elenco di tutti i corsi sulla sicurezza sul lavoro di Morris Academy. I nostri corsi online sono validi ai sensi della normativa in vigore e offrono agli attori della sicurezza aziendale un modo efficace e funzionale di assolvere l’obbligo formativo previsto

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Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale ATA

Nel quadro della definizione del nuovo contratto scuola, attualmente in fase di discussione tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati, è stata proposta l’inclusione della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale come requisito d’accesso per alcune posizioni nel personale ATA.

Di conseguenza, in base alla nuova classificazione dei profili professionali ATA prevista nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), la Certificazione di Alfabetizzazione Digitale non sarà più considerata solo come un elemento valutabile per ottenere punteggi aggiuntivi, ma sarà un requisito essenziale per l’accesso a determinate posizioni.

Esaminiamo più dettagliatamente cos’è la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale per il personale ATA, come funziona e quali posizioni richiederanno questa certificazione come titolo d’accesso.

Cos’è la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale?

La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale è un riconoscimento informatico internazionale che attesta la competenza nell’uso del computer, di Internet, della posta elettronica, dei programmi di videoscrittura e di strumenti simili. Questo titolo culturale può aumentare il punteggio in concorsi pubblici, inclusi quelli nel settore scolastico, e nelle graduatorie ATA.

L’importanza della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale per il personale ATA

La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale sarà considerata un fattore di punteggio nelle graduatorie ATA. Tuttavia, secondo le previsioni dell’accordo del 14 luglio 2023 per il rinnovo del CCNL scuola, questa certificazione diventerà un requisito d’accesso per alcune posizioni e non solo un elemento valutabile per ottenere punti aggiuntivi.

La nuova classificazione dei profili ATA entrerà in vigore una volta che il contratto sarà definitivamente sottoscritto. Questo cambiamento non influenzerà coloro che sono già presenti in graduatoria da 24 mesi, ma avrà un impatto su chi desidera entrare o è presente nelle graduatorie da meno di due anni.

Posizioni per le quali la Certificazione diventerà un titolo d’accesso

La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale diventerà un requisito d’accesso per tutte le posizioni ATA, ad eccezione dei Collaboratori Scolastici (bidelli).

Quindi, non sarà più sufficiente possedere solo un diploma, una qualifica professionale o una laurea, ma sarà obbligatorio anche possedere la certificazione di alfabetizzazione digitale per accedere alle seguenti posizioni:

  • Assistente Amministrativo
  • Assistente Tecnico
  • Cuoco
  • Guardarobiere
  • Infermiere
  • Operatore dei Servizi Agrari

Come ottenere la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale

Per ottenere la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale, è necessario partecipare a un corso specifico. Affinché il certificato sia valido per i concorsi scolastici e le graduatorie ATA, è importante che il corso sia riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).

Certificazioni Digitali ATA Valide

Le certificazioni riconosciute dal MIM includono EIPASS 7 moduli e ICDL base (o ICDL Full Standard), in quanto rispettano il Quadro Europeo per le Competenze Digitali dei Cittadini (DigComp). Tuttavia, è importante attendere ulteriori chiarimenti da parte del Ministero per confermare con certezza quali certificazioni saranno accettate come titoli d’accesso per le graduatorie ATA di terza fascia e per la nuova classificazione del personale ATA.

Certificazione EIPASS

I percorsi EIPASS consentono di ottenere diverse certificazioni informatiche, tra cui EIPASS 7 Moduli User, che è considerato valido per le nuove graduatorie ATA. Gli attestati EIPASS generalmente non scadono, ad eccezione dell’EIPASS 7 moduli standard, che ha una validità di 5 anni.

Certificazione ICDL

ICDL (ex ECDL) offre vari percorsi di certificazione, tra cui ICDL base, che è considerato conforme alle normative e utile per accedere alle graduatorie ATA. Le certificazioni ICDL solitamente non hanno una data di scadenza, ad eccezione della vecchia ECDL Full Standard, ora ICDL Full Standard, che aveva una validità di 3 anni.

Cosa cambia per le graduatorie ATA di terza fascia

Il nuovo contratto scuola prevede una fase transitoria per l’adeguamento alla nuova normativa. Secondo quanto previsto nell’aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia, la certificazione di alfabetizzazione digitale diventerà un requisito per tutte le posizioni professionali ATA, ad eccezione dei Collaboratori Scolastici. Coloro che sono già in graduatoria ma non possiedono il titolo avranno un anno di tempo per conseguire la certificazione.

In sintesi, per le graduatorie ATA di terza fascia 2024

  • Chi desidera inserirsi nelle graduatorie per le posizioni di Assistente Amministrativo, Assistente Tecnico, Cuoco, Guardarobiere, Infermiere e Operatore dei Servizi Agrari dovrà ottenere la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
  • Chi è già in graduatoria ma non possiede il titolo richiesto dal nuovo ordinamento e ha almeno un giorno di servizio avrà un anno di tempo per conseguire la certificazione.
  • Chi è inserito nelle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia per le posizioni interessate dal nuovo titolo d’accesso ma non ha la certificazione e non ha svolto nemmeno un giorno di servizio, esce dalla graduatoria.
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Certificazione Tedesco B2

Ci sono diverse ragioni per cui un’insegnante potrebbe considerare di ottenere una certificazione di tedesco di livello B2:

  1. Competenza professionale: La certificazione dimostra che l’insegnante ha una solida competenza nella lingua tedesca, il che può migliorare la sua credibilità e autorità come insegnante. Gli studenti tendono a rispettare e ad ascoltare di più gli insegnanti che dimostrano di avere una buona padronanza della lingua che insegnano.
  2. Capacità di insegnamento: Essere certificati a un certo livello di competenza in una lingua straniera può aiutare gli insegnanti a sviluppare metodi di insegnamento più efficaci. Con una conoscenza avanzata della lingua, possono creare materiali didattici migliori, organizzare lezioni più interessanti e avere una maggiore comprensione delle sfide che gli studenti potrebbero affrontare durante l’apprendimento del tedesco.
  3. Maggiori opportunità di lavoro: Essere certificati a un livello B2 in tedesco può aprire nuove opportunità di lavoro per gli insegnanti. Possono essere più attraenti per le scuole o le istituzioni educative che richiedono insegnanti di lingua tedesca qualificati. Inoltre, potrebbero essere in grado di insegnare in programmi di lingua straniera o partecipare a scambi culturali.
  4. Miglioramento personale: L’apprendimento continuo è importante per gli insegnanti, e ottenere una certificazione B2 in tedesco rappresenta un impegno verso il miglioramento personale e professionale. Questa esperienza può anche aiutare gli insegnanti a comprendere meglio le sfide che gli studenti affrontano quando imparano una lingua straniera.
  5. Accesso a risorse didattiche: Ottenere una certificazione B2 in tedesco può dare accesso a risorse didattiche specializzate, compresi materiali per l’insegnamento della lingua tedesca, libri di testo e programmi di studio.

In sintesi, ottenere una certificazione di tedesco di livello B2 può essere vantaggioso per un insegnante, poiché migliora la sua competenza nella lingua, le opportunità di lavoro, le capacità di insegnamento e l’accesso a risorse didattiche. Tuttavia, la decisione di ottenere questa certificazione dipenderà dalle esigenze personali e professionali dell’insegnante.

La certificazione di tedesco b2 fa ottenere punteggio nelle graduatorie docenti?

Le certificazioni linguistiche rappresentano sicuramente uno degli strumenti più efficaci per acquisire competenze, ma anche per accumulare punti utili ai fini delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).

Che si tratti di una certificazione francese, di una certificazione inglese, di una certificazione spagnolo o di altre certificazioni online oppure, come in questo caso, di una certificazione linguistica tedesco, il discorso non cambia. E, soprattutto, non cambia il punteggio al quale si ha diritto. 

Si tratta, infatti, in tutti i casi di Certificazioni per aumentare punteggio docenti.

Ottenere il livello B2 può far guadagnare 3 punti, mentre il livello C1 vale 4 punti. Tuttavia, è il prestigioso livello C2 a dominare la classifica, assegnando ben 6 punti al fortunato possessore.

Se hai intenzione di certificare le tue competenze linguistiche, non aspettare! Iscriviti ai nostri corsi! Con noi avrai la possibilità di ottenere una certificazione linguistica accredita dal Miur.

master-primo-secondo-livello

Master: quali sono le differenze tra quelli di primo e secondo livello?

I master in Italia sono corsi di laurea post-laurea che durano tipicamente due anni e possono essere di primo o secondo livello. Offrono agli studenti l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze in un particolare campo di studio o di acquisire nuove competenze professionali.

I master in Italia sono offerti da università pubbliche e private. I requisiti di ammissione variano a seconda dell’università e del programma, ma in generale è necessario avere una laurea triennale in un campo correlato.

I master in Italia sono un’ottima opzione per gli studenti che vogliono migliorare le proprie prospettive di carriera. Offrono agli studenti l’opportunità di acquisire competenze e conoscenze specifiche che li rendono più competitivi nel mercato del lavoro.

Ecco alcuni dei vantaggi di frequentare un master in Italia:

  • Ottenere una formazione avanzata in un particolare campo di studio
  • Acquisire nuove competenze professionali
  • Migliorare le proprie prospettive di carriera
  • Vivere e studiare in un paese bellissimo e ricco di storia e cultura

Se sei interessato a studiare per un master in Italia, ecco alcuni suggerimenti per iniziare:

  • Fai una ricerca sui diversi master disponibili in Italia.
  • Valuta i requisiti di ammissione di ciascun programma.
  • Inizia a imparare l’italiano, se non lo sai già.
  • Richiedi borse di studio e altri tipi di assistenza finanziaria.

Differenze tra master di I e II livello

I master universitari in Italia si dividono in due livelli: primo e secondo. La differenza principale tra i due livelli è il livello di conoscenze e competenze richieste per l’accesso.

I master di primo livello sono rivolti a studenti in possesso di una laurea triennale o di un titolo di studio equivalente. La loro durata è solitamente di un anno e attribuiscono almeno 60 crediti formativi universitari (CFU). Questi sono progettati per fornire agli studenti una formazione avanzata in un particolare campo di studio, ma non richiedono un’esperienza lavorativa pregressa.

I master di secondo livello sono rivolti a studenti in possesso di una laurea magistrale o di un titolo di studio equivalente. La loro durata è solitamente di un anno e attribuiscono almeno 120 crediti formativi universitari (CFU). Questi sono progettati per fornire agli studenti una formazione specialistica in un particolare campo di studio. Sono quindi più rigorosi e impegnativi rispetto ai primi.

Ecco una tabella che riassume le principali differenze tra master di primo e secondo livello:

CaratteristicaMaster di primo livelloMaster di secondo livello
Requisiti di ammissioneLaurea triennale o titolo equivalenteLaurea magistrale o titolo equivalente
DurataUn annoUn anno
CFUAlmeno 60Almeno 120
OrientamentoAvanzatoSpecialistico
Esperienza lavorativa pregressaNon richiestaRichiesta

Quale scegliere?

La scelta tra un master di primo livello e un master di secondo livello dipende da una serie di fattori, tra cui:

  • Obiettivi di carriera: Se si desidera intraprendere una carriera accademica o professionale in un campo specifico, un master di secondo livello è la scelta migliore. I master di secondo livello offrono una formazione più approfondita e completa che prepara gli studenti per posizioni di leadership e responsabilità.
  • Livello di conoscenze e competenze: Se si dispone già di una formazione universitaria in un particolare campo di studio, un master di primo livello può essere una buona opzione per acquisire nuove competenze e conoscenze. Se invece si desidera approfondire le proprie conoscenze in un campo specifico, un master di secondo livello è la scelta migliore.

Se si è indecisi tra un master di primo livello e un master di secondo livello, è importante fare una ricerca approfondita sui diversi programmi disponibili e parlare con ex studenti e laureati.

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Come diventare dirigente scolastico? Scopri il nostro Master

Per diventare dirigente scolastico non basta conseguire un master, occorre superare un corso-concorso selettivo di formazione bandito dal Miur.
Al corso-concorso può partecipare il personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali

  • assunto con contratto a tempo indeterminato
  • confermato in ruolo secondo quanto previsto dalla normativa vigente
  • in possesso del diploma di laurea magistrale, specialistica ovvero di laurea conseguita in base al previgente ordinamento, oppure di diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica ovvero di diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore 
  • che abbia effettivamente reso, nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione, un servizio di almeno cinque anni.

Requisito di anzianità

Per il riconoscimento dei dei cinque anni di anzianità, sono considerati validi:

  • i servizi effettivamente prestati anche se maturati prima dell’immissione in ruolo, purché al momento della partecipazione al concorso vi sia già stata la conferma in ruolo
  • i servizi valutabili a tutti gli effetti come servizio di preruolo nelle scuole paritarie che abbiano avuto riconoscimento con la Legge 62 del 10 marzo 2000.

Il servizio di insegnamento si intende prestato per un anno intero se ha avuto la durata di almeno centottanta giorni o se sia stato prestato ininterrottamente dal primo febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.

Inquadramento e compiti

I dirigenti scolastici sono inquadrati in ruoli di dimensione regionale.
Assicurano la gestione unitaria delle istituzioni scolastiche e rappresentano legalmente l’istituzione che dirigono.
Rispondono della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e umane e dei risultati deI servizio. Hanno autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane. Organizzano l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative e sono titolari titolari delle relazioni sindacali.
Adottano provvedimenti di gestione delle risorse e del personale.
Assicurano, inoltre,

  • la qualità della formazione
  • la collaborazione culturale, professionale, sociale ed economicha del territorio
  • l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica
  • l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e il diritto all’apprendimento degli alunni.

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Certificazione inglese B2: 5 motivi per cui dovresti acquisirla

Se stai pensando di migliorare le tue abilità linguistiche, una buona opzione può essere quella di acquisire una certificazione di inglese B2. Questo livello intermedio-alto di conoscenza della lingua inglese può portare a diversi vantaggi che spaziano dall’ambito lavorativo a quello personale.

Ecco i 5 principali vantaggi di possedere una certificazione di inglese B2:

Migliora la comunicazione: Il livello B2 consente di avere una conoscenza solida e fluente della lingua inglese, consentendo una comunicazione più efficace. Questo può essere utile sia sul posto di lavoro, sia nei viaggi o nel quotidiano.

Aumenta le opportunità di lavoro: molte aziende richiedono una certificazione di inglese come requisito per determinati lavori. Il livello B2 è spesso richiesto per posizioni che richiedono una buona capacità di comunicazione in inglese, come quelle che coinvolgono clienti internazionali.

Facilita gli studi: molte università richiedono una certificazione di inglese al livello B2 o superiore come prerequisito di ammissione. Avere una certificazione di questo livello può aumentare le opportunità di essere accettati in programmi di studio sia all’estero che in Italia.

Semplifica i viaggi: sapere l’inglese al livello B2 può semplificare le tue vacanze non solo in paesi di lingua inglese ma, essendo l’inglese una lingua piuttosto universale, anche nel resto del mondo. Potrai facilmente comunicare con i locali e gestire situazioni quotidiane come prenotare un hotel o ordinare cibo.

Crescita personale: acquisire una certificazione di inglese B2 può essere un’esperienza gratificante e di crescita personale. Imparare una lingua straniera può aprire nuove porte culturali e aumentare la comprensione del mondo.

Quale corso scegliere?

In sintesi, possedere una certificazione di inglese può offrire numerosi vantaggi sia in ambito professionale che personale. Se stai cercando di migliorare le tue abilità linguistiche, una certificazione B2 potrebbe essere il primo passo verso il raggiungimento dei tuoi obiettivi. Permettici di aiutarti a raggiungerli nel minor tempo possibile con i nostri corsi di Inglese B2 fast e super fast.

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Operatore amministrativo: cosa c’è da sapere

Il corso di operatore amministrativo può risultare un ottimo slancio per la propria carriera lavorativa. Infatti, questo professionista svolge un ruolo fondamentale all’interno di un’organizzazione sia pubblica che privata.

La sua presenza contribuisce alla gestione efficiente delle attività amministrative e burocratiche. Tale corso formativo è progettato, appunto, per fornire agli studenti una solida base di conoscenze nelle competenze amministrative e gestionali.

Durante il corso, gli utenti imparano le basi della contabilità e della gestione dei documenti. Inoltre, si documentano sulla comunicazione aziendale e sull’utilizzo di strumenti informatici specifici per l’ufficio.

Di conseguenza, è evidente quanto possa essere importante il corso di operatore amministrativo. 

Lo stesso risulta essenziale per tutti coloro che vogliono operare nel settore amministrativo. Ciò è valido, è bene ribadirlo, sia all’interno della scuola oggi sia a livello aziendale.

Che cosa fa un operatore amministrativo?

L’Addetto Amministrativo segretariale è una figura completa con funzioni che variano in relazione alla tipologia di aziende in cui troverà collocazione, con compiti che attengono alla segreteria amministrativa, al trattamento dei testi, alle registrazioni contabili elementari, alla gestione della corrispondenza, al protocollo ed archiviazione dei documenti amministrativi e contabili, alla redazione di lettere commerciali ed elaborazione di fogli di calcolo.

Da qui è evidente la necessità di un corso di operatore amministrativo. A lui competono una moltitudine di mansioni. 

Per esempio, si occupa della gestione delle iscrizioni degli studenti, della compilazione della documentazione relativa agli alunni e del mantenimento degli archivi scolastici. Inoltre, a lui spetta anche preparare le convocazioni e le pratiche amministrative legate al personale scolastico.

Quanto detto, però, non basta. Infatti, l’operatore amministrativo svolge un ruolo cruciale nel fornire supporto ai docenti e al personale scolastico.

Cos’è il corso operatore amministrativo?

Il corso forma quella figura professionale che si colloca prevalentemente in ambito pubblico ed in particolar modo nell’ambito delle amministrazioni scolastiche (personale ATA amministrativo tecnico ausiliario).

La necessità di formare la figura attraverso il corso nasce dal bisogno, da parte delle Amministrazioni Scolastiche, di ricorrere a personale sempre più qualificato. La complessità e la continua trasformazione dei procedimenti amministrativi, in ambito scolastico, impongono la necessità di ricorrere ad un professionista che, rispondendo direttamente al Direttore dei Servizi generali ed amministrativi, gestisca e coordini, in maniera professionale e responsabile, una segreteria didattica o altre tipologie di uffici amministrativo-contabili.

Il corso di formazione professionale è riconosciuto ai sensi della legge. 845/78 art. 14 e valido per i concorsi pubblici per il personale ATA.

Piano didattico


Teoria: 12 ore
Pratica: 266 ore
Stage: 240 ore
FAD: 158 ore
Totale: 676 ore

Per considerare valido il corso, è concesso un massimo di ore di assenza pari al 30%. Tutto il materiale di studio e di esercitazione sarà inviato all’indirizzo email fornito.

Il corso da operatore amministrativo è riconosciuto dal MIUR. 100% online. Ottieni fino a 3 punti nelle graduatorie del personale ATA con le nostre certificazioni. Le iscrizioni ai nostri corsi sono sempre aperte. 

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Master DSA e BES

A chi servono i master DSA e BES? L’insegnante di sostegno, sia come supplente che come insegnante di ruolo, è un lavoro più che mai necessario. Nelle scuole ci sono molti posti vacanti.  Per questo è fondamentale un’adeguata specializzazione. Sia per chi vuole intraprendere un percorso di insegnamento mirato al sostegno, sia per chi vuole solo approfondire queste tematiche per essere aggiornato sulle specifiche modalità didattiche inerenti.

I master hanno l’obiettivo di formare dei docenti con caratteristiche specifiche e abilità relazionali ed empatiche non comuni.
Infatti seguire un Master in Metodologie didattiche BES o Metodologie didattiche per DSA significa acquisire le conoscenze e le competenze pedagogiche per individuare i bisogni educativi speciali (BES), e apprendere le pratiche educative più adatte alla gestione delle difficoltà legate ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).

I vantaggi

I vantaggi del conseguimento di questa tipologia di Master sono vari. Rendono un profilo più completo in caso di convocazioni per il sostegno tramite Mad, e per di più sono utili per incrementare il punteggio. Conseguendo un Master DSA o BES, puoi ottenere, in sede di aggiornamento del punteggio delle graduatorie di seconda e terza fascia, fino a tre punti, oppure un punto se sei un docente di ruolo.

È anche possibile iscriversi a un Master BES o DSA per conseguire, oltre al titolo del Master scelto, anche i crediti richiesti nei settori scientifico-disciplinari M-PED/03 e M-PED/04. I Master che riconoscono almeno 12 dei 24 CFU necessari, sono:

  • Master BES;
  • Master DSA;
  • Master Innovazione Didattica.

Master BES: presentazione e Obiettivi formativi 

Il principale obiettivo del Master BES Bisogni Educativi Speciali è quello di fornire gli strumenti necessari per individuare tali bisogni educativi e per rispondervi in maniera tempestiva ed adeguata. Le esigenze formative dei soggetti con Bisogni Educativi Speciali (BES) sono particolarmente complesse e richiedono di conseguenza la messa a punto di un intervento educativo articolato ma fortemente coeso.

Master DSA: presentazione e Obiettivi formativi 

Il Master DSA, che rientra tra i master riconosciuti dal Miur, intende fornire agli insegnanti un quadro esauriente delle caratteristiche peculiari dei vari disturbi DSA, fornendo numerose indicazioni e suggerimenti per lavorare in modo efficace, sia nei casi in cui è necessario un recupero mirato a specifiche difficoltà, sia nelle situazioni in cui si rende necessario un semplice potenziamento o un lavoro nell’ambito della sfera emotivo – motivazionale e del metodo di studio.

Perché è importante conseguire un Master BES e DSA

In attesa di reperire personale con il corso di specializzazione TFA sostegno, gli istituti scolastici valutano molto positivamente il conseguimento di altri master e corsi di perfezionamento inerenti. 

In base agli ultimi aggiornamenti della tabella valutazione titoli, un master BES o DSA di primo livello è valutato 1 punto nelle graduatorie provinciali, e 0,5 punti per il concorso ordinario. 

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Titolo di specializzazione in Italiano L2

L’Italiano L2 è la seconda lingua che viene insegnata ad un qualsiasi individuo straniero. Bisogna ricordare, comunque che, per definirsi L2, tale lingua si definisce all’interno di un contesto che la sfrutta e la adopera come lingua principale.

Un titolo di specializzazione di italiano L2 può essere conseguito dai laureati (anche con una laurea triennale), da diplomati con pregressa esperienza di insegnamento di italiano a stranieri o di altra lingua straniera e da insegnanti diplomati di ruolo in servizio.
Il titolo di specializzazione di italiano L2 certifica ufficialmente le competenze in didattica dell’italiano a stranieri ed è un titolo culturale ufficialmente riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione che elenca tassativamente tutti i titoli specializzazione nel D.M. 92/2016.

 Perché conseguire un titolo di specializzazione in Italiano L2? 

Un titolo di specializzazione in italiano L2 ti qualifica come professionista nell’insegnamento dell’italiano a stranieri. Dal 2016 esiste una specifica classe di concorso nella scuola pubblica per l’insegnamento dell’italiano. I titoli di specializzazione vengono valutati in moltissimi bandi. All’interno della scuola pubblica sono valutati, in  tutte le classi di concorso, con punteggi elevati che dal 2012 sono continuamente cresciuti. Questa qualifica attesta competenze pratiche, specifiche in didattica dell’italiano a stranieri, competenze trasversali ed applicabili all’insegnamento anche di altre lingue e materie non necessariamente linguistiche.
Nel settore privato avere un titolo di specializzazione in italiano L2 consente di candidarsi in tutti i settori in cui è richiesta la figura del docente di italiano per stranieri. In enti e scuole, in Italia, all’estero e per l’insegnamento online come freelance.

Chi può conseguire L2?

La direzione di conseguimento della certificazione è una delle informazioni fondamentali che possono essere utili ad un aspirante docente. Le certificazioni di secondo livello DILS e DITALS sono sicuramente quelle con requisiti di accesso più stringenti. Infatti, l’assenza di una Laurea Umanistica, potrebbe influire sul numero di ore richieste come esperienza lavorativa in fase di accesso. 

Riassunte quindi le certificazioni principali per L2: chi può conseguirle?

Questo genere di formazione si rivolge principalmente a:

  • docenti non laureati di ruolo in servizio nelle scuole di qualunque ordine e grado”.

Per accedere all’esame DILS e DITALS, oltre al diploma, è necessario avere una esperienza di insegnamento.

Titolo di specializzazione in italiano L2: punteggio docenti per le GPS

I titoli di specializzazione per l’italiano L2 sono spendibili anche ai fini delle Graduatorie GPS. In questo caso, il possesso di titolo di specializzazione in Italiano L2 attribuisce 3 punti in graduatoria per ogni titolo ottenuto.

A chi ha conseguito una certificazione di II livello vengono attribuiti:

  • 3 punti, per ciascun titolo, per ogni ordine e grado di istruzione ed in tutte le classi di concorso, nelle Graduatorie Provinciali delle Supplenze (GPS);
  • 1,5 punti per ogni ordine e grado di istruzione e per tutte le classi di concorso per l’accesso ai concorsi a cattedra e nelle graduatorie di merito.

Per la classe di concorso A023 (insegnamento dell’italiano ad apprendenti di madrelingua straniera) le certificazioni assolvono al requisito richiesto per l’accesso al concorso a cattedra.
Costituiscono un titolo da indicare nella propria domanda di messa a disposizione.

Italiano L2: punteggio per concorsi scuola

Lo stesso discorso vale dunque per i concorsi scuola e tutte le pratiche concorsuali che vengono attribuite.

Nello specifico, in questo caso i titoli di specializzazione L2 permettono all’utente di ottenere 3,75 punti nei concorsi ordinari per la cattedra in scuola primaria, secondaria e dell’infanzia. Validi anche per i concorsi di carattere straordinario nella scuola secondaria.

Come ottenere la certificazione L2?

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