Il DPCM sul percorso di formazione iniziale per i docenti delle scuole secondarie è finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dopo un lungo periodo di attesa. Esaminiamo i principali punti salienti di questo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 4 agosto 2023, che regola il percorso universitario e accademico di formazione iniziale. Il documento definisce chiaramente il percorso universitario e accademico di almeno 60 Crediti Formativi Universitari (CFU) per i docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Questo percorso è in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Il decreto prevede diverse tipologie di corsi, tra cui corsi abilitanti da 60 CFU per coloro che vogliono diventare docenti di una disciplina specifica nella scuola secondaria. Vi sono anche percorsi formativi transitori da 30 CFU per docenti abilitati su altro grado/classe di concorso. Ma anche per coloro con tre anni di esperienza o che hanno superato la prova del concorso “straordinario bis”. E infine per neo-laureati o chi non ha acquisito 24 CFU entro ottobre 2022.
Il nuovo sistema di formazione e reclutamento per la scuola secondaria si basa sul Decreto Legislativo n. 59/2017, modificato dal DL 36/2022, e si articola in un percorso universitario abilitante, un concorso pubblico nazionale e un periodo di prova in servizio.
Durante la fase transitoria, che va fino al 31 dicembre 2024, possono partecipare ai concorsi i docenti che possiedono il titolo di studio per l’accesso alla classe di concorso più 30 CFU del percorso universitario abilitante o il titolo di studio più 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Il DPCM indica la data di conclusione dei primi percorsi formativi di 60 CFU e dell’offerta formativa per i 30 CFU necessari alla partecipazione al concorso durante la fase transitoria. L’offerta formativa da 30 CFU deve concludersi entro il 28 febbraio 2024, mentre i percorsi di 60 CFU devono concludersi entro il 31 maggio 2024.
Il decreto introduce anche il Decreto PA Bis. Esso consente attività telematiche fino al 50% per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, escludendo tirocini e laboratori. Viene eliminato il limite numerico sugli abilitati per specifiche classi di concorso. La partecipazione ai corsi è garantita a chi ha il titolo per insegnare nella scuola secondaria.
Le Linee guida dell’Anvur stabiliscono criteri e requisiti, inclusa la presenza di un direttore del percorso formativo e limiti di partecipazione per gli studenti. La didattica a distanza è regolamentata, prevedendo tutor tecnici e disciplinari. La conclusione dei percorsi è prevista per l’anno accademico 2023/24, con una prova finale composta da una prova scritta e una lezione simulata.